L’AMMINISTRAZIONE DI SOSTEGNO E I RUOLI DEL PROFESSIONISTA
L’amministratore di sostegno, nominato dal Tribunale attraverso il Giudice Tutelare, col suo operato deve dare spazio e corpo alla dignità che compete ad ogni essere umano, attraverso la configurazione di un ‘progetto persona’.
Ogni persona possiede bisogni ed aspirazioni espressi nel suo mondo di relazioni e sviluppati nel suo habitat, che la rendono un essere specifico e irripetibile.
La persona fragile è ancora piu’ fragile senza parenti, o con parenti che non vogliono o non sono in grado di gestirla o perche’ sola, con il suo patrimonio di cui alcuni vorrebbero appropriarsi: per cio’ necessita di protezione.
L’utilizzo dell’Istituto dell’Amministrazione di sostegno diviene cosi’ un reale supporto al fine di evitare improprie distrazioni patrimoniali e/o disagi nella cura della persona.
Le risorse patrimoniali e relazionali di un soggetto sono un dato imprescindibile per consentire al piu’ debole una vita dignitosa e l’amministratore di sostegno deve aver cura degli interessi dell’amministrato, delle sue cose proprie che dovranno essere compresi e protetti dall’istituto attraverso un’operatività snella e puntuale.
La scelta del Tribunale ricade preferenzialmente su professionisti che non siano solo attenti alle norme giuridiche e ai conti economici , ma devono essere anche permeati di sensibilità sociale , determinazione e coraggio.
Per aprire la procedura occorre che ci sia una menomazione fisica o psichica certificata, anche se temporanea : spetta poi al Giudice Tutelare valutare se sia applicabile ed autorizzabile; nel caso dell’amministrazione di sostegno deve esistere una incapacità da parte della persona a provvedere ai propri interessi.
Generalmente nel caso di una fragilità famigliare la procedura e’ richiesta dai servizi sociali, nel caso invece di presenza di ingenti patrimoni la procedura è richiesta dai parenti o dai legali dell’amministrato: deve però risultare ben chiaro che l’amministratore di sotegno non e’ un badante né un contabile che deve rendere conto ai famigliari o ai legali ma un professionista che tenendo presente il ruolo della cura della persona e del suo patrimonio lavora quasi quotidianamente fianco a fianco con il Giudice Tutelare per la protezione del soggetto fragile.
Avrella Rag. Luciana
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